Rifasamento: migliora la potenza della corrente nell’impianto

Per rifasamento, spiega la Ditta Orlandini espertissima in questo settore, si intende quella pratica che permette di supplire allo sfasamento introdotto nella linea da un carico reattivo (solitamente di natura prettamente induttivo). Il parametro più significativo è lo sfasamento tra la corrente elettrica e la tensione di alimentazione. Rifasare vuol dire fornire in loco, tutta (rifasamento totale) o parte (rifasamento parziale) della potenza reattiva elettrica necessaria al carico

Si definisce rifasamento qualsiasi provvedimento adoperato per aumentare o migliorare il fattore di potenza, di un dato carico, allo scopo di ridurre, a pari potenza attiva assorbita, il valore della corrente che circola nell’impianto.

Lo scopo del rifasamento è soprattutto quello di diminuire le perdite d’energia e di ridurre l’assorbimento di potenza reattiva proporzionalmente ai macchinari e alle linee esistenti in un sito industriale. Il rifasamento degli impianti ha acquistato importanza poiché l’ente distributore dell’energia elettrica ha imposto clausole contrattuali attraverso i provvedimenti tariffari del CIP (nº 12/1984 e nº 26/1989), e recentemente attraverso quelli dell’AEEG (delibera n. 654/2015/R/ del 23 dicembre 2015) che obbligano l’utente a rifasare il proprio impianto, pena il pagamento di una penale.

Il rifasamento dell’impianto elettrico industriale, correttamente dimensionato, rappresenta l’intervento tecnologico a più basso tempo di recupero d’investimento. Generalmente, il rifasamento di un impianto produttivo si ripaga in pochi mesi.

Nei circuiti con particolari utilizzatori come:

  • Lampade a filamento
  • Scaldacqua
  • Determinati tipi di forni

La potenza apparente assorbita è tutta potenza attiva.

Nei circuiti con utilizzatori che hanno al loro interno

  • Avvolgimenti
  • Motori
  • Saldatrici
  • Alimentatori delle lampade fluorescenti
  • Trasformatori

Una parte della potenza apparente assorbita viene impegnata per eccitare i circuiti magneti e non è quindi impiegata come potenza attiva, ma come potenza generalmente chiamata potenza reattiva.

      La domotica, spiega la Ditta Orlandini, svolge un ruolo importantissimo nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici, per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore. Con “casa intelligente” si indica un ambiente – opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato – che mette a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale“, dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome o programmate dall’utente o, recentemente, completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi dinamici che, cioè, si creano o si migliorano in autoapprendimento).

      Il problema del rifasamento nasce quando gli utilizzatori sono macchine elettriche come motori e trasformatori; al loro interno, hanno degli avvolgimenti ed una parte della potenza assorbita viene impegnata per eccitare i circuiti magnetici (potenza reattiva).

       

      Per rifasamento, spiega la Ditta Orlandini espertissima in questo settore, si intende quella pratica che permette di supplire allo sfasamento.

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